Ci sono domande che non ho coraggio di pormi. Domande che fanno male, domande che richiederebbero una risposta troppo chiara e io a volte, riesco soltanto a sentire la musica del dubbio.
Ci sono domande che sono piene di luce, domande che potrebbero chiarire quanto è bella e crudele la vita. Ti da e poi ti toglie tutto, e tu non sai quando questo accadrà ma è così che funziona.
Una domanda però la voglio porre oggi a me, e a te che mi leggi. Sei felice?
Sei felice della tua vita?
Sei esattamente dove desideravi essere quando a 14 anni, dopo la scuola, fissavi il poster del tuo idolo preferito sul muro, e pensavi: “chissà come sarò a trent’anni…”.
Ricordi quella sensazione che avevamo quando guardavamo i 30enni di allora? Pensavamo chissà che vita che fanno. Beati loro, niente compiti, possono fare sesso e hanno i soldi per fare quello che vogliono. Ricordi quella fretta di crescere, di sognare una vita per te?
Allora, sei esattamente dove volevi essere? Parlo per me.
Io non proprio, non del tutto. Faccio il lavoro dei miei sogni, questo sì. Ma a quest’ora pensavo che avrei avuto anche altro. Sono felice però? La risposta più giusta è: “…a fasi alterne”.
Poi, ci sono quelle domande che fanno male.
Perché mi ha lasciata?
Beh, io non posso capire, perché non provo questo sentimento di sofferenza ora, ma l’ho provato molte volte in passato. Ti posso solo dire, a te che piangi disperata/o davanti ad un muro di ricordi, che se è finita forse, è così che doveva andare. Sembra una risposta inaccettabile, ma ti assicuro che è così.
Guarda, che passa tutto. Anche questo dolore. Te lo dico per esperienza.
Poi, ci sono le domande belle.
Mi vuoi sposare? Vuoi avere un figlio con me?
Anche questa volta non posso proprio parlare per esperienza diretta, ma di riflesso a chi queste domande le ha ricevute. Non sempre la risposta è pienamente consapevole lo sai? A volte è solo un’avventura. Esatto, sposarsi secondo me è un’avventura e avere un figlio anche. Nessuna dei due aspetti della vita ha esiti positivi certi, ma tutti e due ti cambieranno la vita.
E quindi, sei felice oggi?
Ti spiego questa domanda, perché secondo me va spiegata a seconda di chi te la pone. La felicità è soggettiva.
Sei felice di essere la donna o l’uomo che sei ora, oggi?
Sei felice del lavoro che fai?
Sei felice delle tue relazioni: amore, amicizia, famiglia?
Sei felice del modo in cui fai sesso con il tuo compagno/a?
Sei felice se c’è il sole?
Sei felice che c’è la pioggia?
Qual è allora la tua risposta a tutte queste domande? Se hai paura di rispondere, allora forse non sei chi volevi essere quando eri piccolo. Posso aiutarti a a fare qualcosa per la tua vita?
No. Assolutamente. Il più grande insegnamento che ho compreso, è che la vita di ognuno è talmente diversa, che quello che oggi va bene per me, per te può essere sbagliato.
Ora ti saluto. Un caro abbraccio e grazie per avermi letto.