Il dott. Stefano Casellato, responsabile dell’Unità Funzionale di Urologia presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza e specialista in Urologia e Andrologia presso Zucchi Wellness Clinic, ci chiarisce un po’ le idee in merito alle questioni inerenti la prostata e, in generale, tutte quelle problematiche che, troppo spesso, per timore o disinformazione, si affrontano troppo tardi, trascurando l’importanza della prevenzione. È bene ricordare che la prostata è una ghiandola fondamentale per la funzione riproduttiva e sessuale ma è anche uno degli organi che si ammala facilmente.

Che cos’è la prostata?

“La prostata è una ghiandola dell’apparato genitale maschile adibita alla produzione di un secreto che, insieme a quello prodotto dalle vescicole seminali e agli spermatozoi prodotti dai testicoli, costituisce il liquido seminale. Si trova sotto la vescica, contornando il primo tratto dell’uretra, ed è in stretta comunicazione con i testicoli e le vescicole seminali. Pertanto, è possibile definirla come un “crocevia” importante delle vie genito-urinarie maschili. La qualità della minzione e dell’attività sessuale sono strettamente correlate al benessere della stessa” dichiara lo specialista.

Disturbi della sessualità e alla prostata: i sintomi possono coesistere

In particolare, il dott. Casellato sostiene che diversi studi negli ultimi anni hanno dimostrato come negli uomini mediamente a partire dai 50 anni, ci sia un collegamento tra i primi sintomi a carico delle basse vie urinarie e i disturbi della sessualità. In particolare, tra i sintomi alle basse vie urinarie ci sono:

  • l’urgenza di urinare e la frequenza con la quale si mostra tale bisogno;
  • l’esitazione minzionale;
  •  il mitto ipovalido e la nicturia.

Tra i disturbi della sessualità, invece, possiamo annoverare:

  • la riduzione della rigidità del pene, unita, talvolta, ad una vera e propria disfunzione erettile;
  • la diminuzione dell’eiaculato o dolore o il fastidio all’eiaculazione.

Prostata: i fattori di rischio

Va segnalato, inoltre, che i disturbi dell’attività sessuale e urinari condividono anche alcuni fattori di rischio e meccanismi di insorgenza come diabete, ipertensione, colesterolo alto nonché aterosclerosi.

I sintomi della prostatite che impattano sulla vita di coppia

Se le dimensioni della prostata e la sua infiammazione possono creare delle preoccupazioni, i disturbi all’attività sessuale ed alla vita di coppia che ne derivano non sono, allo stesso modo, da sottovalutare.

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Inoltre, nella maggior parte dei casi l’uomo non vuole affrontare il problema o tarda a farlo. La prevenzione e un corretto stile di vita unito ad una giusta alimentazione e attività fisica, in questi casi, sono fondamentali perché le patologie legate all’apparato urogenitale sono tante e se non affrontate nelle giuste tempistiche posso diventare un vero problema.

Prostatite e attività sessuale, è possibile?

“Con una prostatite in atto avere un’attività sessuale non è sconsigliato”- continua il dott. Casellato -“Tuttavia bisognerebbe dare tempo ai farmaci di fare sgonfiare ghiandola e di far guarire l’infezione”. Vi è infatti fa considerare che, in questi casi, l’eiaculazione potrebbe essere dolorosa e causare sperma con tracce di sangue.

Asportazione radicale della prostata ed eiaculazione

Se in seguito ad una diagnosi di tumore, siano state rimosse completamente la prostata e le vescicole seminali, il rapporto sessuale cambia: infatti non vi sarà più una eiaculazione vera con emissione di liquido seminale all’esterno ma la percezione dell’orgasmo rimane la stessa. Questo fenomeno, definito orgasmo secco, non compromette in nessun modo la vita sessuale dei pazienti che rimane valida e soddisfacente come prima.

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