Chi è il Narcisista? Narcisismo è un termine piuttosto abusato, che rappresenta una vasta gamma di significati, a seconda che venga utilizzato per descrivere un disturbo mentale, un tratto della personalità o un atteggiamento generale.
In psicologia, quando si parla di narcisismo patologico, si fa riferimento al disturbo narcisistico di personalità. Questo disturbo riguarda tutti quei soggetti con un egocentrismo patologico.
Il disturbo narcisistico di personalità comprende schemi di comportamento e di pensiero egocentrici, mancanza totale di empatia, scarsa considerazione altrui a cui si aggiunge un profondo bisogno di ammirazione.
Come si riconosce un narcisista?
Non è semplice rispondere a questa domanda, poiché, non esiste un Narcisista unico,ma esistono differenti tipi di narcisismo. Il narcisista può essere: “senza scrupoli”, “appassionato”, “fragile”, “vulnerabile”,“iper-sensibile”, “esibizionista”, “grandioso”,“compensatorio” e via dicendo.
Fondamentalmente, però, ciò che accomuna le persone con personalità narcisistica è: l’avere un’idea grandiosa di sé e un costante bisogno di ammirazione, assieme ad una scarsissima capacità empatica.
Le persone con tratti di personalità narcisistica dominante, pensano di essere migliori e diversi dagli altri, ritengono e pretendono di potersi permettere tutto quello che vogliono, di avere o fare cose speciali che gli altri non possono permettersi. La poca capacità empatica verso gli altri, li porta spesso a essere critici senza il pensiero di poter ferire la sensibilità altrui.
Chi è l’empatico
L’empatico è particolarmente predisposto ad assorbire o percepire in maniera molto forte le emozioni altrui. Tutto questo sarebbe dovuto alla sua grande sensibilità e alla sua incapacità di metabolizzare e comprendere al meglio emozioni e sentimenti.
L’empatia viene classificata in:
Empatia positiva: quando una persona è capace di partecipare in pieno alla gioia altrui.
Empatia negativa: quando una persona non riesce a partecipare alla gioia altrui, ad esempio a causa di esperienze negative del passato.
Mentre a livello culturale, l’empatia viene suddivisa in:
- Comportamentale: quando si riesce a comprendere i comportamenti di una cultura diversa.
- Emozionale: riuscire a capire le emozioni di persone appartenenti a culture diverse.
- Relazionale: comprendere le relazioni del soggetto e i suoi affetti appartenenti ad una determinata cultura.
- Cognitiva: comprendere i prototipi cognitivi attivi in un certo periodo in una cultura, le credenze, le ideologie, i valori, le strutture mentali.
Perché gli empatici sono attratti dai narcisisti?
Le ragioni per cui gli empatici possono essere così facilmente attratti dai narcisisti (il più delle volte senza rendersene conto) sono complesse. Di solito ha a che fare con il fatto che i narcisisti sono persone con una forte fame di attenzione e gli empatici sono sempre pronti ad aiutare e a nutrire chiunque. Ma cosa succede quando un narcisista incontra un empatico?
Le fasi della relazione tra un empatico e un narcisista
Attrazione
Il narcisista attira l’empatico e inizia una relazione.
L’empatico si sente necessario perché il narcisista sembra aver disperatamente bisogno di cure e attenzioni. Il primo inizia a nutrire un amore forte e incondizionato, mentre il narcisista non ha alcuna intenzione di restituire quell’amore, ma è bravo a nasconderlo e finge di ricambiare.
Illusione
Mentre la relazione va avanti, l’empatico sente di aver creato un forte legame e pensa di aver incontrato l’amore della propria vita.
Il narcisista invece, progetta un mondo di illusioni per avere il controllo della situazione.
Manipolazione
Lo scopo del narcisista, è quello di abbattere l’autostima dell’empatico. Non lo attacca apertamente, ma insinua dubbi e perplessità nell’altro, che, ovviamente, inizia a dubitare di se stesso.
A questo punto l’empatico inizia a sentirsi debole, e come previsto dal narcisista, avverte una forte gratitudine per averlo al suo fianco. In questo modo inizia una dipendenza malsana che crea lo spazio necessario affinché il narcisista possa prendere il controllo.
Il narcisista quindi, prende il controllo e inizia a recitare il ruolo della vittima costantemente bisognosa dell’aiuto dell’empatico. L’empatico, innamorato e grato, comincia a fare tutto il possibile per rendere felice il narcisista. Inizia così un ciclo di costante manipolazione.
Fallimento
L’empatico fa di tutto per curare il narcisista. Avverte il suo forte bisogno di cure e attenzioni e vorrebbe compensare i suoi vuoti. In realtà il narcisista non crede di essere realmente malato e essendo immune all’amore, non può essere guarito dagli sforzi onesti e puri dell’empatico.
Trappola
La relazione arriva al punto in cui tutto ruota attorno al narcisista. L’empatico quindi, inizia ad avvertire una sensazione di paura, ma il timore di ferire e di dare un dispiacere al compagno. Quanto più l’empatico dà al partner, tanto più quest’ultimo controlla la relazione. Continua la manipolazione, continua a prendere e a prosciugare l’empatico.
Soffocamento
Arriva il momento in cui l’empatico inizia a sentirsi soffocato, oppresso e sempre più infelice. L’altro se ne accorge prontamente ed inizia ad accusarlo di essere egoista, ingiusto, di pensare solo a se stesso. Avvertendo il cambiamento dell’empatico, il narcisista prova a farlo sentire in colpa e a chiedere sempre di più. Cerca di mantenere il controllo ad ogni costo.
Abuso Mentale
L’empatico è confuso, inizia a sentirsi cattivo e mette in discussione il suo equilibrio mentale. Si ritira in se stesso ed impiegherà del tempo per riportare chiarezza fuori e dentro di sé.
Consapevolezza
Lavorando su stesso, l’empatico realizza l’amara verità. Vede il narcisista per quello che è, comprende che non tutti quelli che dicono “Ti amo”, amano veramente e che “ho bisogno di te”, può avere un significato sano o malato.
L’empatico ormai rinsavito, capisce che il narcisista non cambierà mai e che nulla potrà guarirlo. È un risveglio doloroso, ma necessario per liberarsi dal terribile ciclo manipolativo e dal controllo del narcisista.
Finire una relazione come questa non è una sconfitta, ma un passo positivo per riprendere il controllo della propria vita. È importante ricordare che stare in una relazione malsana con qualcuno di così tossico, non sarà mai un bene. Questa forma di abuso psicologico incide negativamente sulla salute mentale e fisica.