cyrano-de-bergerac-il-bacio

Un bacio.

Le foglie stanno per cadere, ma nulla potrà togliermi il sapore del tuo bacio.

Il solo pensiero mi fa tremare, un brivido lungo la schiena, il profumo dell’autunno.

Settembre, il fesco nell’aria, l’umido nelle foglie, i colori gialli si fondono con l’arancio, e le tonalità del marrone.

Del Castano, dei tuoi occhi grandi, profondi e luminosi.

Che fanno in modo che nel mio cuore l’estate non passi mai.

Il contrasto, gli occhi pieni d’Estate, e i baci al sapore dell’autunno.

L’autunno della raccolta delle castagne.

E sì, i tuoi caldi baci mi inebriano, con un sapore di castagne, che si sposa con l’autunno.

(Germano)

 

Segue un passo di Edmond Rostand, dal celebre Cyrano De Bergerac, che descrive in maniera inequivocabile il bacio.

cyrano-de-bergerac-il-bacio

 

ROSSANA
Siete voi là?
Parlavam di… d’un…

CYRANO
Bacio. Né vedo in verità
perché la vostra bocca sia così timorosa.
Se la parola è dolce, che sarà mai la cosa?
Irragionevol tema non vi turbi la mente:
poco fa non lasciaste quasi insensibilmente
l’arguto cinguettio per passar senza schianto
dal sorriso al sospiro e dal sospiro al pianto?
Ancora un poco, un poco solo ancora, vedrete:
non c’è dal pianto al bacio che un brivido!

ROSSANA
Tacete!

CYRANO
Ma poi che cosa è un bacio? Un giuramento fatto
un poco più da presso, un più preciso patto,
una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo roseo messo tra le parole
t’amo; un segreto detto sulla bocca, un istante
d’infinito che ha il fruscio di un’ape tra le piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo per potersi respirare un po’ il cuore
e assaporarsi l’anima a fior di labbra!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *