Forse non sarà vero che il matrimonio è la tomba dell’amore, ma è certo che far funzionare una relazione per anni, se non per decenni, non è cosa semplice. Ai problemi quotidiani, allo stress e alla stanchezza subentra anche la noia e la ripetitività, una routine che fa sembrare le giornate tutte uguali.
Spesso, la prima area a risentirne è quella sessuale. Anche se la coppia continua a vivere in armonia, la passione cala, i rapporti si fanno più rari e la voglia di cercarsi viene a mancare. Talvolta il meccanismo è talmente lento che non si riesce neppure a individuare il momento o una causa scatenante; finché uno dei due comincia a chiedersi cosa fare quando ci si annoia in coppia.
La prima cosa è non preoccuparsi troppo, o si aumenterebbe l’ansia; poi cercare di capire come tenere accesa la passione nella coppia. Con qualche accorgimento, è possibile ritrovare la complicità e l’intesa sessuale.
Cosa fare quando non c’è più passione?
La ripetitività dei gesti, anche sotto le lenzuola, è una fase che prima o poi vivono tutte le coppie di lunga data. Sappiate quindi che non siete soli, e che le cose possono cambiare. La passione è molto forte nei primi tempi, quando ci si deve conoscere, poi sembra che non ci sia più nulla da scoprire.
Qui è il primo aspetto su cui si può lavorare. Cercate di ricreare quei momenti intimi, magari un po’romantici, in cui già solo una carezza dava un brivido. Prendete un appuntamento, come quando eravate fidanzati, e dedicate un tempo solo a voi due. Lasciate stare i problemi quotidiani e cercate di scoprirvi, raccontandovi come vi sentite in questa fase della vostra vita. Non puntate tutto il discorso sulle vostre difficoltà, ma semplicemente parlate col cuore in mano e soprattutto ascoltate l’altro.
E’ importante anche ritrovare una vicinanza fisica. Se tenervi per mano è qualcosa che non vi viene più istintivo, lavorate su quello. Gesti di affetto quotidiani possono diventare messaggi per accendere la passione.
A volte, aiuta anche tornare alle origini. Provate a pensare non solo a cosa vi ha fatto innamorare, ma proprio a cosa vi piaceva di più in ambito sessuale. Parlarne con leggerezza può rinverdire ricordi; o magari sottolineare una routine dalla quale uscire. Riuscire a confidare cosa coinvolge è una grande dimostrazione di intimità e può aiutare a capire come riaccendere il desiderio.
Come rianimare la coppia?
Partiamo da un presupposto: ogni persona prova dei momenti di calo del desiderio. E’ normale, è non va vissuto come un rifiuto da parte del partner, anzi va rispettato.
Se però la situazione si prolunga oltre una fisiologica pausa, che può essere dovuta anche a periodi di grande stanchezza o forte stress, allora è il caso di agire. Un modo valido è rintrodurre l’argomento sesso nella propria quotidianità. A partire anche dalla programmazione di momenti dedicati alla coppia; può sembrare schematico, ma se rimandate sempre perché siete stanchi o indaffarati, fissare delle date vi aiuterà ad affrontare il problema.
Giocate anche sull’argomento, magari mandando messaggi intimi durante la giornata, o facendo qualche velata allusione ogni tanto. Ricordare che una sfera sessuale a esiste aiuterà anche a ravvivarla
Come riaccendere il desiderio in lei o in lui
Uomini e donne ovviamente sono diversi, e quindi anche le strategie cambiano. Per la donna, molto spesso il calo del desiderio si accompagna a trasformazioni fisiche. L’età e il corpo che cambia, magari dopo una o più gravidanze, possono farla sentire insicura e non più desiderabile. Come risvegliare il desiderio femminile quindi? Facendola sentire bella e apprezzata. Possono essere piccoli gesti per farla sentire speciale, che non devono per forza essere legati direttamente al sesso. Sapere si essere cercata, però, per una donna è uno stimolo molto forte.
Per sapere invece come risvegliare il desiderio maschile, bisogna capire perché è scemato. Di solito il problema è esterno, legato a stress sul lavoro o in famiglia. L’uomo può sentire il peso di gestire e spesso mantenere una casa, e questo può farlo chiudere in se stesso. Per riaccendere la passione nel marito in questi casi evitate assolutamente di aggiungere motivi di ansia, accusando o esprimendo malumori. Analizzate la situazione, valutando se lui abbia bisogno di tempi e spazi suoi. Poi fatelo sentire accolto, parlando con tatto del problema. Infine spingete sulla leggerezza e sull’eros, facendolo sentire importante ma allo stesso tempo facendovi desiderare. Quando lo stress calerà, tutto sarà più facile.
Anche stimolare la fantasia del partner utilizzando dei “giochi” veri e propri può sicuramente riaccendere la fiamma. Molti spunti e idee “piccanti” le puoi trovare sul sito www.sexyfollie.it
Quando non si ha voglia di fare l’amore, cosa fare?
Si guarda sempre al partner, ma a volte possiamo essere noi stessi il problema; magari non abbiamo voglia di avere rapporti. Come già detto, è un passaggio fisiologico: se vi capita, parlatene col coniuge e prendetevi un momento di pausa. Se però persiste, valutate anche eventuali disturbi fisici, parlandone col medico.
Se no, cercate di fare chiarezza in voi. Non dovete forzarvi, ma chiedetevi se questa mancanza di desiderio si deve a voi o alla relazione in sé. Ricordate che voi avete sicuramente la risposta. Quando avrete individuato il motivo preciso, sarà più facile trovarla.
Quanto può resistere un uomo senza fare l’amore?
Il sesso non è legato solo all’amore romantico; è un atto fisico, per cui il corpo umano è predisposto e di cui ha bisogno. Ogni persona è diversa e tollera periodi di astinenza più o meno lunghi; dipende ovviamente anche dal tipo di vita che conduce e dal livello di stress, che interferisce con il desiderio. In linea generale, si può dire che fino a 30 anni gli uomini sentano il bisogno fisico di fare sesso due volte la settimana, che può scendere a 1-2 fino a 40 anni.
La diminuzione dei rapporti col tempo quindi non deve preoccupare di per sé, perché è fisiologico. Una astinenza di mesi però non fa che aumentare la crisi, perché ci sarà anche una tensione fisica, di cui magari non si è consapevoli, che aumenta il nervosismo generale.